Le dichiarazioni di Maura Tomasi (che potete leggere a questo link al sito de “La Nuova Ferrara”, come la maggioranza di quelle di esponenti della Lega locali e nazionali, servono solo a cercare consensi facili: in questo caso facendo false promesse ai concessionari delle nostre spiagge.
Le concessioni demaniali marittime sono prorogate al 2020 da un decreto del Governo Monti, ma su di esso pende la sentenza della Corte di Strasburgo che probabilmente le renderà illegittime. Il Governo in carica si troverà così a dover gestire una procedura di infrazione, in questa situazione una proroga ulteriore appare sconveniente e di sicuro non sarà considerata accettabile senza una legge di riordino complessiva.
Tomasi e la Lega, poi, soffrono di una terribile amnesia. Nel 2010, infatti, quando Berlusconi presiedeva il Consiglio dei Ministri ed era sostenuto dall’asse PdL-Lega, fu proprio l’ex premier a impugnare davanti alla Corte Costituzionale la legge regionale dell’Emilia-Romagna che prevedeva la proroga delle concessioni balneari a 30 anni. Sono quindi io, a chiedermi, cosa avranno da dire adesso.
Il PD e la Giunta guidata dal Presidente Stefano Bonaccini, con in prima linea l’assessore al turismo Andrea Corsini, sono impegnati a sostenere il percorso di negoziazione avviato dal Governo con la Commissione Europea, volto a tutelare e valorizzare la filiera del turismo balneare. Sosteniamo la strategia del ‘doppio binario’ che da un lato propone di fissare un congruo periodo di proroga rispetto alla scadenza delle concessioni balneari per gli operatori già titolari di concessioni demaniali e dall’altro consentirebbe di avviare bandi di gara per l’assegnazione degli spazi ancora concedibili.