Il mio rapporto con l’Associazione Dalla Terra Alla Luna, che riunisce famiglie e professionisti accomunati dall’attenzione all’autismo, è nato molto tempo fa, quando ero Presidente della Provincia di Ferrara. Quel rapporto, però, oggi non è più un normale rapporto istituzionale tra un amministratore e un’associazione del territorio, è diventato un rapporto personale che mi lega alle famiglie che si impegnano nell’associazione e si confrontano quotidianamente con i problemi dei disturbi dello spettro autistico e che va ben oltre i confini istituzionali e professionali.
È proprio partendo da questo rapporto che sono intervenuta al convegno ‘Autismo, quali obiettivi possibili per una vita migliore’ che si è svolto sabato 9 aprile a Ferrara. In quell’occasione ho presentato i principali contenuti del ‘Programma regionale integrato per l’assistenza territoriale alle persone con disturbo dello Spettro Autistico (PRIA): obiettivi 2016-2018’ approvato all’inizio di febbraio dalla Regione Emilia-Romagna.
Nel definire il PRIA 2016-2018 posso dire, senza tema di smentita, che il lavoro che come consiglieri della commissione regionale politiche per la salute abbiamo fatto ha davvero fatto la differenza e rappresentato un valore aggiuntivo rispetto al passato. La passione e la determinazione che abbiamo messo nel tenere saldo il rapporto con le associazioni e le famiglie pretendendo significativi miglioramenti nella presa in carico dell’adulto, nelle ore di terapia intensiva e della diagnosi precoce ci ha permesso di approvare un piano certamente migliorativo rispetto al prevedente. Il nuovo PRIA è infatti arrivato dopo un lungo e acceso confronto arrivato a sintesi proprio grazie alla diffusa consapevolezza delle difficoltà sanitarie, sociali e relazionali che l’autismo porta con sé.
Il PRIA approvato non rappresenta però un punto di arrivo, ma semplicemente una tappa del percorso per dare risposte ancora migliori in futuro e oltre a vigilare per la piena concretizzazione di quanto previsto a breve cominceremo a lavorare affinche il prossimo sia ancora più adeguato. Oggi uno degli obiettivi più importanti che vogliamo perseguire è quello dell’omogeneizzazione della qualità del servizio su tutto il territorio regionale. Non nascondiamo, infatti, che oggi possiamo fotografare situazioni molto diversificate tra i vari territori sulla presa in carico e la gestione dei pazienti. Le risposte ai singoli casi che portano con sé elementi di unicità devono essere necessariamente diversificate, ma lo standard di qualità nell’erogazione dei servizi deve esser uguale in ogni territorio e in ogni struttura del nostro sistema regionale.
Anche se non considero questo come il PRIA dei sogni, penso si sia fatto un significativo salto di qualità rispetto al passato. Abbiamo fatto tutti, associazioni comprese, un passo indietro rispetto ai desiderata per fare un passo avanti tutti insieme verso soluzioni concrete. Vogliamo iniziare da qui un percorso migliorativo per dare in futuro risposte ancora più efficaci alle famiglie.