L’Assessore regionale alle Attività produttive e ricostruzione post-sisma Palma Costi è intervenuta in Commissione III sulla ricostruzione a tre anni dal terremoto.
In questi tre anni Regione, Comuni e privati si sono assunti le loro responsabilità nelle scelte della ricostruzione predisponendo e condividendo strumenti inediti per affrontare l’emergenza e la successiva fase di ripristino.
Ora rimane indispensabile che Governo e Parlamento, in tempi rapidi, diano una risposta positiva sul patto di stabilità dei comuni terremotati, affinché assicurazioni ed erogazioni liberali non siano fatti rientrare nei parametri e sull’istituzione della zone franche urbane. Senza questi due interventi il processo di ricostruzione rischia di essere appesantito e rallentato.
In ogni caso penso si possa dire che dopo le scosse del 20-29 maggio, nessuno avrebbe scommesso sul fatto che dopo soli tre anni saremmo arrivati a questi risultati: oggi possiamo essere soddisfatti del bilancio presentato, ferma restando la consapevolezza che resta ancora molto da fare per riportare i nostri territori alla normalità pre-sisma, ricostruendoli ancora più sicuri di quanto non fossero in passato.
Immediatamente dopo le scosse sono state stabilite delle priorità: dapprima di intervenire, nella fase di emergenza, per aiutare le persone allontanate dalle loro case e far ripartire l’anno scolastico nei comuni terremotati come negli altri comuni, successivamente ricostruire le scuole e imprese, poi gli edifici pubblici e le civili abitazioni. Oggi ci confrontiamo con numeri e dati che confermano che quest’ordine di priorità è stato rispettato e la ricostruzione procede con un forte impegno sulla legalità.
A questo link trovate il sito web della Regione Emilia-Romagna dedicata al sisma e alla ricostruzione.