La scorsa settimana, l’Avvocatura generale della UE si è pronunciata bloccando la proroga della concessioni demaniali, tema a noi molto vicino e che i gestori degli stabilimenti balneari della costa seguono con apprensione.
La Regione Emilia-Romagna si è mossa immediatamente chiedendo la convocazione di un Tavolo di confronto tra Governo e Regioni per definire una legge complessiva di riordino delle concessioni demaniali. L’assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna Andrea Corsini ed il coordinatore della Commissione Turismo e Industria alberghiera della Conferenza delle Regioni e Province Autonome Giovanni Lolli si sono mossi in tal senso segnalando la necessità di una legge che, una volta definita nelle linee guida principali, venga condivisa con le Regioni, Anci e Associazioni di categoria e negoziata con l’Unione Europea.
Affermare il valore commerciale delle imprese balneari e stabilire che la determinazione dei canoni non sia effettuata sulla base dei valori dell’Osservatorio del mercato immobiliare credo sia quanto mai opportuno. Sicuramente le nuove concessioni vanno aggiudicate con evidenza pubblica, ma è altrettanto chiero che la loro durata vada rapportata agli investimenti.
Trattandosi di un cambio di gestione importante, che ha un’incidenza su un settore così significativo per l’economia nazionale, servirà un congruo periodo di transizione.