Dopo l’annuncio di qualche giorno fa è stato approvato in Commissione Ambiente del Senato della Repubblica l’emendamento proposto dai Senatori PD (Caleo, Vaccari, Puppato e Bertuzzi) per istituire un Parco unico del Delta del Po andando oltre l’attuale assetto che prevede due parchi regionali distinti: quello dell’Emilia-Romagna e quello del Veneto.
Davvero un passo in avanti atteso e importantissimo per garantire la salvaguardia ambientale e una più efficace promo-commercializzazione di quanto questo particolarissimo e affascinante ambiente può offrire. L’esame della riforma della legge quadro 394/91 è quasi terminato e questo importante provvedimento dovrebbe approdare in Aula il 25 ottobre.
“Non è ancora l’istituzione del Parco nazionale del Delta del Po – hanno spiegato i Senatori – ma si tratta di un passo avanti significativo per la tutela e la valorizzazione di una delle aree di delta più importanti d’Europa, ora tutelata a macchia di leopardo. In sostanza proponiamo che i ministeri dell’Ambiente e dei Beni e delle attività Culturali, di concerto con il ministro dell’Economia e d’intesa con le Regioni Emilia Romagna e Veneto, emanino entro 6 mesi un decreto legislativo per l’istituzione di un unico Parco del Delta del Po, comprendente le aree del perimetro del Parco naturale regionale Veneto del Delta del Po e del Parco del Delta del Po Emilia-Romagna. L’obiettivo è di rivalutare e rendere socialmente disponibile il grande patrimonio di risorse ambientali, faunistiche e storico-culturali dell’area deltizia, in armonia con il complesso dei beni ambientali e paesaggistico-culturali del Paese. Si tratta inoltre di valorizzare e coordinare le attività direttamente o indirettamente legate all’utilizzazione delle risorse fisiche degli ambienti umidi presenti, che vanno rispettati. Il Parco dovrà provvedere entro 6 mesi all’insediamento dei suoi organi e all’elaborazione del Piano del Parco, integrandolo con gli strumenti già esistenti e con il piano d’azione dell’area Riserva di Biosfera ‘Delta del Po’ MAB-Unesco, riconosciuta nel 2015“.