Onda, l’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna, premia gli ospedali ‘in rosa’, impegnati nella promozione della medicina di genere. Anche quest’anno il S.Anna ottiene il massimo riconoscimento: 3 Bollini Rosa.
I Bollini Rosa sono assegnati a ospedali impegnati nella promozione della medicina di genere e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie femminili. In 10 anni sono passati da 44 a 306 gli istituti che si sono guadagnati il prestigioso riconoscimento. Le schede con informazioni sui servizi degli ospedali premiati saranno consultabili sul sito www.bollinirosa.it a partire dall’8 gennaio 2018.
A 10 anni dal primo riconoscimento, il S. Anna di Ferrara ha ricevuto ancora una volta il massimo riconoscimento dei 3 bollini rosa, assieme ad altre 70 strutture ospedaliere. Promotore del progetto è Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna, che conferisce i Bollini sulla base di una scala da uno a tre, per il biennio 2018-2019. Si tratta di una riconoscimento che Onda, da sempre impegnata sul fronte della promozione della medicina di genere, attribuisce dal 2007 agli ospedali attenti alla salute femminile e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie delle donne.
Per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara hanno contribuito le Unità Operative e i Servizi di: Cardiologia, Diabetologia, Dietologia e Nutrizione Clinica, Neurologia e Clinica neurologica, Endocrinologia e Malattie del metabolismo, Ginecologia e Ostetricia, Medicina della Riproduzione, Oncologia Medica (con i percorsi di prevenzione, Oncologia ginecologica e con i Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali – PDTA – per le donne con tumori alla mammella), Reumatologia, Senologia, Geriatria, Neonatologia e Patologia neonatale, Pediatria, Servizi di accoglienza (percorsi dedicati alle disabilità, ai bambini in ospedale, alle diverse culture religiose ed etnie) e il servizio dedicato alle donne che hanno subito violenza.
L’integrazione con l’Università nello sviluppo della cultura di genere e nella sensibilizzazione alle tematiche della medicina e della salute di genere vede tutti i professionisti della salute di Ferrara impegnati perché donne e uomini abbiano una medicina personalizzata e umanizzata nella cura, nella prevenzione e nella continuità ospedale-territorio.
Nell’anno del decennale, sono 306 le strutture ospedaliere premiate: 71 hanno ottenuto il massimo riconoscimento (3 bollini), 183 2 bollini e 52 1 bollino. Inoltre 13 ospedali hanno ricevuto una menzione speciale per la presenza al proprio interno di un percorso diagnostico-terapeutico dedicato alle donne nell’ambito della cardiologia. La cerimonia di premiazione si è svolta oggi a Roma, al Ministero della Salute.
La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da oltre 300 domande suddivise in 16 aree specialistiche. Un’apposita commissione multidisciplinare, presieduta da Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali nella candidatura considerando gli elementi qualitativi di particolare rilevanza e il risultato ottenuto nelle diverse aree specialistiche presentate.
Tre i criteri di valutazione con cui sono stati giudicati gli ospedali candidati: la presenza di aree specialistiche di maggior rilievo clinico ed epidemiologico per la popolazione femminile, l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e l’offerta di servizi rivolti all’accoglienza e presa in carico della paziente, come la telemedicina, la mediazione culturale, l’assistenza sociale.
Per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara hanno contribuito le Unità Operative e i Servizi di: Cardiologia, Diabetologia, Dietologia e Nutrizione Clinica, Neurologia e Clinica neurologica, Endocrinologia e Malattie del metabolismo, Ginecologia e Ostetricia, Medicina della Riproduzione, Oncologia Medica (con i percorsi di prevenzione, Oncologia ginecologica e con i Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali – PDTA – per le donne con tumori alla mammella), Reumatologia, Senologia, Geriatria, Neonatologia e Patologia neonatale, Pediatria, Servizi di accoglienza (percorsi dedicati alle disabilità, ai bambini in ospedale, alle diverse culture religiose ed etnie) e il servizio dedicato alle donne che hanno subito violenza.
L’integrazione con l’Università nello sviluppo della cultura di genere e nella sensibilizzazione alle tematiche della medicina e della salute di genere vede tutti i professionisti della salute di Ferrara impegnati perché donne e uomini abbiano una medicina personalizzata e umanizzata nella cura, nella prevenzione e nella continuità ospedale-territorio.
Nell’anno del decennale, sono 306 le strutture ospedaliere premiate: 71 hanno ottenuto il massimo riconoscimento (3 bollini), 183 2 bollini e 52 1 bollino. Inoltre 13 ospedali hanno ricevuto una menzione speciale per la presenza al proprio interno di un percorso diagnostico-terapeutico dedicato alle donne nell’ambito della cardiologia. La cerimonia di premiazione si è svolta oggi a Roma, al Ministero della Salute.
La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da oltre 300 domande suddivise in 16 aree specialistiche. Un’apposita commissione multidisciplinare, presieduta da Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali nella candidatura considerando gli elementi qualitativi di particolare rilevanza e il risultato ottenuto nelle diverse aree specialistiche presentate.
Tre i criteri di valutazione con cui sono stati giudicati gli ospedali candidati: la presenza di aree specialistiche di maggior rilievo clinico ed epidemiologico per la popolazione femminile, l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e l’offerta di servizi rivolti all’accoglienza e presa in carico della paziente, come la telemedicina, la mediazione culturale, l’assistenza sociale.