Parere positivo dalla V Commissione al nuovo regolamento regionale sulla pesca in acque interne. Approvata anche la risoluzione per togliere le anguille europee dall’elenco delle specie autoctone protette per le quali è vietata la pesca nei siti di Rete Natura 2000.
La commissione Cultura, scuola, formazione e lavoro ha dato parere positivo allo schema di regolamento regionale in materia di tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico e di disciplina della pesca e dell’acquacoltura. Ha votato favorevolmente il Pd, mentre si sono astenuti Lega e 5 Stelle e Fdi-An e Forza Italia hanno espresso voto contrario.
Tra le novità principali che introduce, segnalo che sono poste le basi per la sperimentazione di un modello innovativo di pesca sostenibile. Esso potrà anche prevedere l’assegnazione in esclusiva ai pescatori professionali di interi tratti dei corsi di acqua da affidare alle loro cure per un certo numero di anni, in modo da favorire una sorta di autogestione responsabile dell’attività di pesca per contrastare i fenomeni sempre più frequenti di depauperamento del patrimonio ittico. Gli interventi in questa prima fase riguarderanno solo porzioni di canali o affluenti.
Oltre al parere sul regolamento, è stata approvata la risoluzione che ho depositato come prima firmataria – e sottoscritta anche dai colleghi Katia Tarasconi e Paolo Calvano – per modificare il regolamento regionale dove si chiede di togliere le anguille europee dall’elenco delle specie autoctone protette per le quali è vietata la pesca nei siti di Rete Natura 2000.
Le anguille europee sono presenti proprio in quelle zone umide del Parco del Delta e vorremmo che fosse lasciata agli enti gestori la facoltà di decidere se vietare o meno la pesca.