Insieme ad altri colleghi ho lavorato ad una risoluzione che è stata sottoscritta da tutto il gruppo del Partito Democratico in Regione Emilia-Romagna. Nel testo si auspica, in quanto necessaria, la sottoscrizione di un accordo di programma tra Regione e Ministero dell’interno che facendo seguito al decreto Minniti, metta in campo azioni sempre più mirate al contrasto e alla prevenzione della criminalità
Abbiamo rivolto la nostra attenzione alla sicurezza urbana, tema reale che incide concretamente nella quotidianità dei cittadini, e sul ricorso agli impianti di videosorveglianza. In questi anni gli Enti Locali e lo Stato hanno messo in campo importanti investimenti. Costruire un sistema integrato per la lettura delle targhe delle auto sarebbe un prezioso strumento di contrasto all’attività criminale ed è urgente che il collegamento alla banca dati dei veicoli rubati da parte delle polizie locali sia ripristinato.
Dando maggiori strumenti a Comuni e Polizia locale non facciamo altro che dare risposte alla crescente richiesta di sicurezza delle persone. Per questo motivo chiediamo alla Giunta di attivarsi presso il Ministero dell’interno per avviare percorsi di sperimentazione
Molte Amministrazioni pubbliche, locali e regionali, per anni hanno investito in soluzioni tecnologiche per dotarsi di sistemi di videosorveglianza all’avanguardia per garantire ai propri territori sistemi di telecamere intelligenti in grado di leggere le targhe dei mezzi in circolazione sulle strade. Attraverso specifici software e un collegamento di rete connesso al Ministero dell’interno dovrebbe essere possibile ottenere informazioni in tempo reale sulla presenza di veicoli segnalati come “veicoli con denuncia di furto”.
Condividendo linee dei progetti di sicurezza urbana integrata già attivi o in fase di attuazione in diversi territori della Regione è arrivato il momento di creare un modello di interscambio operativo delle informazioni che sia sistematico per tutti
Questo servizio permetterebbe alle Polizie locali di intervenire in modo tempestivo nei casi di bisogno e soprattutto di gestire al meglio le attività investigative. La conservazione dei dati delle targhe dei veicoli per soli 7 giorni, nel rispetto del codice della privacy, sta rappresentando un ulteriore impedimento al lavoro delle Forze dell’ordine che stanno utilizzando sperimentalmente gli impianti degli enti locali.