Approvata dalla Giunta regionale la graduatoria del bando rivolto a progetti di valenza regionale o territoriale per l’assegnazione di contributi a sostegno di interventi rivolti a preadolescenti e adolescenti e giovani promossi da soggetti privati.
Per la nona edizione del bando “Giovani generazioni” circa 600 mila euro sono stati messi a disposizione da Regione Emilia-Romagna per aiutare i ragazzi in una fase critica della crescita, per cercare di prevenire il disagio e l’isolamento, ma anche per contrastare l’abbandono scolastico e la dipendenza dai social network.
La Giunta regionale, infatti, ha approvato in questi giorni la graduatoria del bando, indetto lo scorso maggio, rivolto ad associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali e parrocchie.
Le iniziative finanziate riguardano la progettazione di attività scolastiche, extrascolastiche, ricreative e per il tempo libero e sono rivolte a ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 24 anni. Sostenere i giovani nel passaggio delicato all’età adulta, nello stile di vita, nel sistema di relazione con coetanei e familiari e nelle scelte scolastiche è l’obiettivo comune ai progetti selezionati. Si va dall’aiuto nello svolgimento dei compiti all’organizzazione di percorsi individualizzati per migliorare il rendimento scolastico, dalle attività sportive o laboratori artistici e musicali, agli incontri con esperti per utilizzare più consapevolmente i social network e la rete.
Come Regione, per contrastare fenomeni preoccupanti quali l’abbandono scolastico, il bullismo, la solitudine o l’abuso di sostanze, si è ritenuto necessario intervenire anche sul piano normativo. Entro l’autunno, dopo un percorso di consultazioni con gli amministratori locali, le associazioni e gruppi di ragazzi delle scuole medie e superiori del nostro territorio, sarà approvato un nuovo provvedimento sul tema adolescenza-disagio con attenzione rivolta anche alle grandi potenzialità dei nostri ragazzi. Un ‘Piano di azione’ che conterrà proposte concrete, elaborato nell’ambito della legge regionale 14 del 2008 sulle giovani generazioni.