Presentati alla Commissione Politiche per la salute e politiche sociali i nuovi indirizzi di programmazione 2015 approvati dalla Giunta regionale sui servizi socio-educativi 0-3 anni e sulle scuole d’infanzia.
A fronte di novità rilevanti sul piano organizzativo (quali la revisione delle funzioni delle province) così come della necessità di definire alcune scelte di riferimento per orientare la programmazione territoriale del 2015, la Giunta ha ritenuto opportuno diramare degli indirizzi per i servizi educativi per il 2015.
Due sono gli obiettivi principali della Regione. Il primo è il sostegno alla qualificazione del sistema dei servizi per affrontare le trasformazioni in un’ottica di qualità e sostenibilità attraverso la funzione del coordinamento pedagogico e la promozione di iniziative di formazione.
Il secondo obiettivo è il sostegno alla gestione dei servizi per la prima infanzia con particolare attenzione a quelli collocati nei Comuni di piccole dimensioni, alle diverse forme di gestione associata e alla promozione di progettualità ed azioni innovative, oltre che del sostegno alle famiglie.
L’Assessore Elisabetta Gualmini ha richiamato quelle che risultano le priorità della Regione: i diritti dei bambini ad avere servizi che esprimano un alto livello di qualità; i diritti delle famiglie sul piano delle rispettive realizzazioni professionali e per la conciliazione degli impegni lavorativi con le responsabilità familiari; le pari opportunità per le madri-lavoratrici; la necessità che i soggetti titolari e gestori, pubblici e privati, mantengano la qualità dell’offerta educativa. Obiettivi ai quali far fronte investendo su una pluralità di offerte, tali da consentire la scelta delle famiglie verso tipologie di servizi più adeguate alle proprie esigenze e alle proprie scelte educative e organizzative.
Ci sono stati forniti alcuni dati assolutamente rilevanti per inquadrare la questione: innanzitutto quello sull’offerta educativa che in Emilia-Romagna, per i bambini in età 0-3 anni è pari al 34,6%. I servizi educativi attivi nella Regione sono 1.206, così articolati: 1.009 nidi d’infanzia (a tempo pieno o part-time, micro nidi o sezioni aggregate a scuole dell’infanzia, e nidi aziendali); 61 servizi domiciliari; 136 servizi integrativi. La rete dei servizi per l’infanzia è per quasi il 60% a titolarità pubblica. Si assiste a un lieve ma costante calo delle iscrizioni, negli ultimi anni, infatti nell’anno 2013-14 risultavano iscritti 34.027 bambini, erano 35.633 l’anno precedente. In Emilia-Romagna operano circa 7.100 educatrici ed educatori, e 460 coordinatori pedagogici.