L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato all’unanimità una risoluzione presentata da tutti i capigruppo (Stefano Caliandro – Pd, Igor Taruffi – Sel, Giulia Gibertoni – M5s, Alan Fabbri – Ln, Piergiovanni Alleva – AltraER, Tommaso Foti – Fdi-An, Galeazzo Bignami – Fi) sulla crisi annunciata da Saeco.
L’azienda del gruppo Philips ha infatti annunciato recentemente 243 esuberi, poco meno della metà dei 558 dipendenti dello stabilimento di Gaggio Montano (BO), che parrebbe dettato esclusivamente da logiche di profitto della multinazionale e non da reali contrazioni della produzione
Nella risoluzione abbiamo chiesto che la Regione Emilia-Romagna persegua ogni ulteriore iniziativa che sarà ritenuta utile a contribuire alla positiva soluzione della crisi annunciata da Saeco, salvaguardando la produzione nello stabilimento di Gaggio Montano, il lavoro ed il reddito dei dipendenti e il presidio sociale del territorio.
Saeco non è solo un marchio centrale del made in Italy, ma è anche una imprescindibile risorsa entro il panorama produttivo della nostra regione. Le ricadute negative riguarderebbero l’intero Appennino bolognese, sia dal punto di vista economico che sociale. Per questo motivo, l’Assemblea legislativa chiede all’esecutivo regionale anche di utilizzare la Conferenza regionale per la montagna, prevista a gennaio, come momento per la predisposizione di politiche industriali per tutto l’Appennino, operando anche al fine di riconvertire alcuni stabilimenti assicurandone così la continuità produttiva.