Una manovra di oltre 12 miliardi di euro, con un forte impulso alla crescita economica e sostegno a politiche di welfare ma anche nel campo del turismo e del commercio. Massiccio ricorso ai fondi europei, nessun aumento della pressione fiscale.
Ammonta a 12,17 miliardi il Bilancio 2018 della Regione Emilia-Romagna, di cui 8,3 stanziati dal Fondo sanitario nazionale per la sanità regionale. Crescita e occupazione in tutti i settori, dal welfare all’agricoltura fino al digitale e alle infrastrutture, saranno sostenuti da oltre 1 miliardo e 400 milioni di investimenti. Altre risorse verranno assicurate dal contenimento delle spese e dalla semplificazione (33 milioni recuperati) mentre è di 42 milioni l’avanzo di gestione che genererà investimenti per oltre 250 milioni in completo autofinanziamento.
Un bilancio che punta a politiche espansive, che pone al centro il Patto per il Lavoro siglato dalla Regione con le parti sociali. Altri punti di forza sono la invarianza delle tasse regionali, che per il terzo anno consecutivo non vengono toccate, e il pieno utilizzo dei fondi europei. Aumentano inoltre le risorse per internazionalizzazione, attrazione di investimenti, ricerca e innovazione. Così come per la realizzazione e riqualificazione di ospedali, compresi quelli di montagna, e strutture sanitarie, con i servizi portati sempre di più nei territori direttamente ai cittadini attraverso la creazione di 25 nuove Case della salute: 400 milioni gli investimenti in sanità, compreso l’ammodernamento delle tecnologie e l’acquisto di nuovi strumenti diagnostici. 184 milioni, di cui 62 regionali (+15 milioni rispetto al 2017) sono destinati all’ambiente, alla difesa del suolo e alla prevenzione del dissesto idrogeologico. Alle attività produttive vanno 55,4 milioni (+16), 38,2 milioni per turismo e commercio (+8,6), 35,5 milioni per l’agricoltura (+3) e 70 milioni per le infrastrutture digitali, banda larga e internet veloce, nell’ambito di un piano complessivo da 250 milioni per il triennio 2018-2020.
Il 2018 sarà anche il primo anno di piena applicazione del Reddito di solidarietà: 35 milioni stanziati dalla Giunta. E per il welfare, da servizi per giovanissimi alla famiglia e terzo settore, vanno ulteriori 54,5 milioni. E poi ancora, 56,1 milioni per il trasporto pubblico locale, con 1 milione di euro per non far pagare il bollo alle auto ibride. 25,1 milioni per il diritto allo studio, oltre 15,7 milioni per la cultura, 4 in più rispetto a quest’anno, con 1 milione destinato alla nuova legge sulla musica. Un altro milione andrà all’applicazione del Testo unico sulla legalità, stesso stanziamento per la le iniziative previste nell’ambito della legge sulla Memoria, in particolare con i giovani e le scuole.
Per la riqualificazione in chiave promo-commerciale di piazze e borghi, oltre che per le politiche a sostegno dell’industria turistica – con la piena operatività garantita alla nuove Destinazioni Turistiche – a disposizione ci sono 66 milioni.
Capitolo di rilievo lo sport: 22,5 milioni, di cui 2,5 (+40%) per la promozione della pratica sportiva, il sostegno alle associazioni e agli eventi sportivi con ricadute sul territorio e le comunità locali e 20 milioni per l’impiantistica sportiva.