In aula ho presentato e discusso una interrogazione urgente (che ha sottoscritto anche il collega Marco Fabbri) per le misure a sostegno delle aziende colpite dalla cimice asiatica. In sintesi chiediamo indennizzi, proroga delle rate di credito agrario e sospensione dei contributi previdenziali per le aziende emiliano-romagnole.
La piaga della cimice asiatica ha investito tutto il nord Italia e in particolare l’Emilia-Romagna. La Regione, con delibera di Giunta Regionale n. 93 del 21/01/2020, aveva approvato la proposta di declaratoria di eccezionalità a seguito dei danni causati dagli attacchi di questo parassita, delimitando le zone danneggiate e l’individuazione delle provvidenze applicabili. Con quell’atto si richiedeva al Ministero delle Politiche Agricole l’attivazione di misure specifiche tra cui sostegno a fondo perduto alle aziende, la proroga delle rate di credito agrario e la sospensione dei contributi previdenziali.
I successivi decreti MIPAAF, pubblicati in Gazzetta Ufficiale a inizio giugno, relativi alle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Friuli-Venezia Giulia, autorizzavano però il solo intervento delle misure di sostegno a fondo perduto, mentre per quelli di Piemonte e Veneto erano contemplati anche gli altri. Una disparità di trattamento che giustifica l’urgenza con cui insieme al collega Marco Fabbri, mi sono rivolta alla Regione con un’interrogazione per sapere se siano note motivazioni ufficiali relativamente a questa omissione.
Rispondendo all’interrogazione urgente a firma Zappaterra-Fabbri, l’Assessore regionale Alessio Mammi ha confermato quanto segnalato informalmente alle associazioni di categoria, ovvero che si sia trattato di un mero errore di trascrizione e che il MIPAAF provvederà a breve a rettificare i propri decreti e uniformare i provvedimenti per tutte le regioni del Nord Italia gravemente colpite dai danni da cimice asiatica.
Abbiamo anche appreso che la Regione Emilia-Romagna ha già attivato il proprio applicativo per la raccolta online delle domande di indennizzo, che possono richiedere le aziende ricadenti nelle aree delimitate che hanno subito danni superiori al 30% della Produzione Lorda Vendibile vegetale. La scadenza dei termini della presentazione delle domande è stabilita per il 18 luglio, ma al momento sono in corso di compilazione oltre 1.200 domande. Segno di quanto estesi e gravi siano le conseguenze alle colture causate da questo insetto. Ricordo inoltre che la Regione ha già avviato anche un piano di contenimento biologico della diffusione della cimice asiatica, attraverso il rilascio, in 300 punti distribuiti lungo i corridoi ecologici della Regione di 66.000 esemplari di vespa samurai.