Contrasto al disagio giovanile. Dalla Regione un bando rivolto alle agenzie educative. Disponibili 600.000 euro (più 750 mila esclusivamente per la Città Metropolitana di Bologna) per progetti dedicati ai ragazzi tra gli 11 e 24 anni.
Prevenire il disagio, l’abbandono scolastico, l’isolamento, la dipendenza dai social network, la ludopatia. Promuovere l’offerta di opportunità educative per il tempo libero e le diverse forme di aggregazione. Dalla Regione Emilia-Romagna, finalizzate a questi obiettivi, arrivano nuove risorse per adolescenti e giovani.
Nel biennio 2017-18, 1 milione e 950 mila euro saranno destinati, attraverso quattro distinti bandi, a finanziare su tutto il territorio regionale progetti di sostegno ai ragazzi tra gli 11 e i 24 anni di età. Fondi a cui va aggiunta una compartecipazione finanziaria pari a circa il 30% dell’importo complessivo, da parte delle realtà coinvolte nella promozione e realizzazione dei progetti: organizzazioni di volontariato, coop sociali, associazioni di promozione sociale, oratori e parrocchie.
Il bando “Giovani generazioni”, da poco aperto, destina 600 mila euro alla progettazione territoriale o di livello regionale-interprovinciale ad opera di soggetti privati. Tutti i dettagli per partecipare sono reperibili sul portale sociale della Regione Emilia-Romagna a questo link.
Si tratta di un bando che la Regione aveva già finanziato per sette anni consecutivi dal 2009 al 2015 e che ora ripropone, con maggiori risorse del passato. Sono oltre 580 i progetti sostenuti nelle edizioni precedenti, che hanno consentito di avviare o rafforzare le attività nell’ambito dell’offerta educativa per il tempo libero: si va dalla promozione di forme di aggregazione come scoutismo e oratori, al doposcuola, fino a iniziative di sensibilizzazione per l’educazione tra pari, che incentivano i ragazzi a interagire e a sostenersi tra loro.
Il bando “Giovani generazioni” sarà riproposto anche in primavera 2018 con un finanziamento di ulteriori 600 mila euro.
I progetti dovranno riguardare azioni di carattere socio-educativo per migliorare i contesti e gli stili di vita dei ragazzi e il sistema delle loro relazioni con i coetanei e familiari, sviluppare le loro potenzialità, educarli alla legalità, al rispetto per l’altro, ad essere aperti alla diversità e ad esercitare i diritti di cittadinanza.
Con la legge regionale 11/2016 ‘Modifiche legislative in materia di politiche sociali, abitative, per le giovani generazioni e servizi educativi per la prima infanzia, conseguenti alla riforma del sistema di governo regionale e locale’ abbiamo affrontato il tema del disagio giovanile con un nuovo approccio rispetto al passato. Tra gli obiettivi è stato inserito il contrasto alla dipendenza da social network e contemporaneamente si è voluto valorizzare con forza il ruolo delle agenzie educative esterne in supporto alle attività delle istituzioni scolastiche e pubbliche e dare pieno supporto alle buone pratiche promosse dai giovani sui territori.