L’emergenza coronavirus è un’emergenza per tutti, anche per le persone che già prima della pandemia vivevano in situazioni di fragilità. Una condizione in cui si trovano le persone con disabilità intellettiva o psichica potenzialmente correlata a crisi comportamentali, per cui le misure restrittive di contenimento del virus Covid19 e la prolungata permanenza in casa rischiano di causare situazioni insostenibili, e che nei casi strettamente necessari possono trarre sollievo da brevi uscite dal proprio domicilio, a piedi o su mezzo privato.
In Regione, sulla base delle segnalazioni pervenute da parte di associazioni che si occupano di disabilità, come Le Associazioni Anffas Ferrara e Associazione Dalla Terra Alla Luna, sono intervenuta in collaborazione con la vicepresidente con delega alle disuguaglianze Elly Schlein e altri colleghi consiglieri regionali, facendo riferimento alle risposte ad analoghe richieste da parte dell’Ufficio per le persone con disabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
In particolare, le risposte prevedono che la persona disabile, o con problemi fisici o psichici, possa uscire per attività fisica o altre attività correlate alla propria condizione di salute, solo se strettamente necessario e osservando le regole di distanziamento sociale, eventualmente accompagnata da un familiare o da chi lo assiste. Come per tutte le uscite dal proprio domicilio per motivi di salute, l’ indispensabilità dell’uscita va autocertificata attraverso i moduli utilizzati da tutti i cittadini che ne abbiano necessità. A supporto dell’autocertificazione, le Aziende USL, su richiesta dell’interessato o del familiare che lo rappresenta, rilasceranno una certificazione che attesti la condizione o lo stato di disabilità e le eventuali ulteriori informazioni ritenute necessarie.