Dal Cipe sbloccati 320 milioni di euro per l'Emilia-Romagna

Infrastrutture, mobilità, logistica, ambiente, musei, patrimonio artistico e culturale. Gli interventi finanziati dai fondi sbloccati dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, riguarderanno il restauro di edifici storici, la rimozione e la bonifica dell’amianto oltre alla messa in sicurezza antisismica, la conservazione e la valorizzazione degli immobili

 
 
 
Il restauro e il recupero di beni culturali sarà sovvenzionato con 15,5 milioni di euro destinati al ferrarese e alla provincia di Forlì-Cesena. Cinque gli interventi di recupero e al restauro di edifici di pregio nelle due province. In particolare a Ferrara, 5 milioni di euro serviranno per il restauro di Palazzo Prosperi Sacrati. Altri 3,5 milioni di euro saranno utilizzati per il recupero del Teatro sociale di Concordia a Portomaggiore, mentre  2,5 milioni andranno a Comacchio per la riqualificazione dell’ex -convento di Sant’Agostino risalente al XV secolo.
Sono 8,8 milioni di euro, le risorse stanziate per la rimozione dell’amianto da scuole e ospedali in Emilia-Romagna. I fondi saranno assegnati attraverso un bando regionale ad hoc e gli interventi andranno ad affiancarsi a quelli già realizzati grazie al Piano amianto della Regione Emilia-Romagna, attraverso il quale  che negli ultimi 10 anni, l’assessorato regionale alle Politiche ambientali ha destinato oltre 18 milioni di euro di contributi a enti pubblici e aziende per la bonifica.
Altri 31 milioni e 710 mila euro sono stati inseriti nel Piano antisismico per i musei statali, la riqualificazione delle periferie e il recupero del patrimonio culturale, messo a punto dal comitato tecnico scientifico del ministero dei Beni culturali. Si tratta di fondi immediatamente disponibili per realizzare interventi in tutto il Paese e in tutte le province dell’Emilia-Romagna. L’obiettivo è agire nell’ambito di una visione organica che considera strategico il ruolo del patrimonio culturale nelle politiche di tutela, sviluppo e promozione dei territori.
Fondi che serviranno a finanziare lavori di restauro, verifica del rischio sismico e riduzione delle vulnerabilità all’ex convento dei Cappuccini ad Argenta (600 mila euro), al Palazzo del Vescovo a Codigoro (250 mila euro), a villa Mensa a Copparo (600mila euro), all’ex chiesa di San Bartolo a Ferrara (1,5 milioni di euro) e all’ex ospedale di Tresigallo (1,5 milioni di euro)