Elezioni provinciali, la vera sfida è quello che si vuol fare, non i nomi da eleggere
A breve la Provincia di Ferrara vedrà un ricambio ai vertici. Saranno elezioni ristrette a pochi, visto che la Provincia è un ente di secondo livello: sindaci e consiglieri comunali sceglieranno la loro guida. Il centrosinistra, appoggiato dal Movimento Cinque Stelle, candida il Sindaco di Mesola, Gianni Michele Padovani. Mi permetto di esprimergli un apprezzamento sincero: con lui lavoro costantemente fianco a fianco e possiamo ammettere di aver ottenuto risultati brillanti per Mesola e per il Delta.
Tuttavia, per noi, ciò che conta principalmente non è il nome di chi sarà eletto, ma cosa vogliamo realizzare per il benessere e il rilancio del territorio provinciale. Lo dico perché il centro destra sembra – ma i balletti degli ultimi mesi sono ben più di un’apparenza – focalizzato esclusivamente sugli equilibri interni: tra partiti e tra fazioni interne al partito che vanta più esponenti e delegati al voto, ovvero la Lega.
Spero che, nonostante le premesse poco edificanti, alla fine prevalga l’interesse superiore, ovvero quello di cittadini e imprese del territorio.
E a riguardo, il Partito Democratico e le altre forze di centro sinistra, hanno le idee molto chiare.
Una forte capacità di coordinamento dei comuni con una visione di insieme dei punti di forza e criticità del territorio. La gestione coordinata e strategica dei fondi del PNRR come tracciata nel Focus per Ferrara, recentemente sottoscritto anche dalla Regione Emilia-Romagna. La rete scolastica e quella stradale per evitare che, sia una che l’altra, presentino disomogeneità e fragilità come invece si è verificato negli ultimi anni e non per volontà delle autorità e della politica locale.
Questi sono i punti del nostro programma: realizzabili subito, con il sostegno di molti.