Il protocollo d’intesa sviluppato da Regione Emilia-Romagna, Ministero del Lavoro e Ministero dello Sviluppo economico, per contrastare con sempre maggior efficacia il fenomeno delle false cooperative, è un’assoluta novità. È l’espressione della volontà di tutte le istituzioni e delle parti sociali ed economiche coinvolte di dotarsi di strumenti efficaci per contrastare i fenomeni di illegalità che inquinano e impoveriscono il nostro tessuto economico.
Per evitare storture e scorrette relazioni contrattuali vanno dunque facilitate e rese più frequenti le azioni di controllo e repressione, favorendo allo stesso tempo comportamenti virtuosi da parte dei datori di lavoro e dei sindacati. È l’unica strada per ampliare la prevenzione ostacolando la diffusione di pratiche concorrenziali scorrette, pericolose e illegali.
Il protocollo è stato presentato ieri alla presenza degli assessori regionali alle Attività produttive, Palma Costi, e delle Politiche per la legalità, Massimo Mezzetti, ai rappresentanti dei due ministeri coinvolti, alle parti sociali ed economiche.
Con il Protocollo di intesa, una cui bozza è già oggetto di un confronto avviato fra Regione e Ministeri, le parti pubbliche intendono favorire la definizione degli ambiti di azione e di collaborazione relativi al potenziamento e alla maggiore efficacia dei sistemi di controllo sulle attività svolte dalle cosiddette false cooperative o srl semplificate, attraverso lo scambio di metodologie di analisi del fenomeno, di dati ed elaborazioni.
La necessità di un approccio fattivo e concreto al fenomeno delle false cooperative era emerso qualche tempo fa in seguito alla vicenda dell’azienda Castelfrigo che aveva sollevato il velo sulla situazione dei contratti di lavoro nel settore delle carni.