Quella del Fascicolo Sanitario Elettronico è una mia personale battaglia. Ne sono una fervente sostenitrice e negli anni ho più volte ho affrontato la questione di come diffonderne l’utilizzo tra la popolazione.
Il motivo? Semplicemente perché è uno strumento che già adesso è davvero utilissimo, ma ha ulteriori margini di miglioramento. Potenzialmente può diventare efficacissimo per rispondere a oggettive necessità, velocizzare numerosi procedimenti e migliorare sensibilmente la vita dei nostri concittadini.
Man mano che passa il tempo, e aumentano le risorse che la Regione destina al potenziamento del FSE, le funzioni aumentano, viene facilitato l’utilizzo del fascicolo – sia dal portale che dall’app – ed è sempre più facile ed attivarlo per se e per i propri cari.
Ma non basta. Attualmente sono appena un quarto gli emiliano romagnoli che hanno attivato questo dispositivo e ci sono ancora delle criticità. Per esempio, ancora non vengono caricati i dati delle diverse aziende sanitarie. Bisogna risolvere questo tema e fare in modo che ogni persona possa accedere in un clic alla propria storia clinica completa. Il Covid ci ha insegnato che non possiamo più procrastinare.
Oltre ad essere stata tra le prime ad attivarlo, non mancano le risorse messe in campo dalla Regione Emilia-Romagna per il 2020/2021. Parliamo di quasi 15 milioni di euro da destinare alle Aziende sanitarie. L’obiettivo innanzitutto è attivarlo a tutte e tutti, automaticamente e gratuitamente.
Ma c’è ancora qualcosa da migliorare.
Con una risoluzione del Gruppo Pd (a prima firma Nadia Rossi e da me sottoscritta), approvata all’unanimità in Assemblea Legislativa nella seduta dell’11 dicembre, abbiamo chiesto che anche i referti e i documenti prodotti fuori regione e in strutture sia pubbliche sia private, siano caricate in automatico nella storia clinica dell’utente.
Con un altro documento depositato dal Gruppo PD (una interrogazione a prima firma Manuela Rontini e da me sottoscritta), chiediamo anche di sveltire le pratiche per l’attivazione del FSE per i genitori di figli minori visto che ancora oggi è richiesto il passaggio fisico allo sportello.
Puntiamo alla digitalizzazione e alla vicinanza alle necessità degli emiliano-romagnoli.
Ed è così che il Fascicolo Sanitario Elettronico sarà ancora più utile, completo, e facile da consultare ovunque.