Tutelare i territori anche da fenomeni di lunghissimo periodo è necessario oltre che doveroso. Il “progetto speciale” da oltre 500 milioni di euro per raddoppiare la sicurezza degli oltre mille chilometri di argini del Po, rientra in questa visione sinergica tra uomo e ambiente.
Da sempre il Fiume Po è una risorsa strategica per tutte le popolazioni che abitano le Pianura Padana. Di fronte alle conseguenze più che evidenti del cambiamento climatico è necessario rendere le comunità sempre più resilienti. Per questo adeguare le arginature del Po è un impegno cruciale.
Durante la giornata di studio “Sistema arginale del Fiume Po: progetti per la mitigazione del rischio alluvioni“, svoltasi a Palazzo Roverella è stato presentato lo studio, frutto delle elaborazioni dell’Autorità di bacino distrettuale del Fiume Po e di Aipo, che ha esaminato dettagliatamente con le tecniche disponibili più avanzate gli oltre 600 km che compongono l’intero sistema arginale del Po.
I mutamenti climatici e gli effetti di un’urbanizzazione progressiva – che ha gradualmente ridotto l’area fluviale e il complesso sistema di ramificazioni minori – incidono sull’equilibrio e la dinamica dei flussi, rendendo necessaria un’attenzione particolare per garantire la massima efficienza ed efficacia delle arginature.