Mentre il 16 ottobre 2016 i cittadini di Mirabello e Sant’Agostino si recheranno alle urne per scegliere di dar vita ad un nuovo Comune, con la nuova legge approvata ieri dall’Assemblea Legislativa, sono state varate le nuove procedure per semplificare il percorso a quelle comunità che vorranno intraprendere questo percorso.
Le nuove norme modificano e integrano le leggi regionali 24/96 (Norme in materia di riordino territoriale e di sostegno alle unioni e alle fusioni di Comuni) e 21/2012 (Misure per assicurare il governo territoriale delle funzioni amministrative secondo i principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza).
Tra le maggiori novità del testo vi è il maggior peso al volere dei cittadini espresso nei referendum consultivi. Stop dunque all’approvazione dell’Assemblea Legislativa del progetto di fusione qualora il ‘no’ prevalga sia fra la maggioranza degli elettori dei territori interessati sia nella maggioranza dei singoli Comuni, mentre si stabilisce che debbano esprimersi i Consigli comunali nel caso, invece, siano discordanti la volontà espressa dalla maggioranza complessiva dei cittadini e quella espressa dalla maggioranza dei Comuni.
Viene poi disciplinata la fusione per incorporazione e prevista la garanzia per le amministrazioni locali di non perdere i finanziamenti disponibili se la fusione avviene nell’ambito di grandi Unioni di Comuni insieme alla possibilità di ridefinire gli ambiti territoriali ottimali composti da almeno 10 Comuni.
Infine, si introduce modalità di armonizzazione degli strumenti urbanistici dei Comuni preesistenti alle fusioni e viene rafforzato l’Osservatorio regionale delle fusioni quale organismo di presidio a cui partecipano automaticamente rappresentanti di tutti i nuovi Comuni nati da fusione.
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