Con l’approvazione della legge regionale votata all’unanimità dall’Assemblea Legislativa, la Regione Emilia-Romagna entra formalmente nella fondazione che gestisce il Museo dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara.
E lo fa, portando in dote per il 2021, un contributo di circa 200.000 euro.
Nella Fondazione sono già presenti il Ministero della Cultura, il Comune di Ferrara, Cdec (Fondazione centro di documentazione ebraica contemporanea) e Ucei (Unione delle comunità ebraiche italiane).
La legge approvata senza voti contrari né emendamenti, è nata per rendere più efficace l’intervento della Regione nei settori della cultura e della Memoria del Novecento oltre che per mitigare i devastanti effetti delle limitazioni imposte dall’emergenza Covid.
La legge interviene su tre diversi fronti, oltre al nuovo assetto di gestione del MEIS, sono previste risorse straordinarie per le attività di studio e divulgazione legate alla Memoria del Novecento e aiuti alle bande comunali per incentivare l’alfabetizzazione musicale.
Sono particolarmente orgogliosa di questo provvedimento perché premia un progetto, quello del MEIS, ambizioso e di pregio, ideato per approfondire il contributo del popolo ebraico alla storia europea e italiana.
E non possiamo negare di come le attività del MEIS contribuiscano a riconsegnarci la Memoria di uno dei capitoli più drammatici del XX secolo. È valorizzata la città di Ferrara oltre a un museo di carattere nazionale. In più, la Regione rafforza il suo impegno per lo studio, la divulgazione e la memoria.