Ho presentato una risoluzione insieme al collega Marco Fabbri. Bisogna trovare un punto di equilibrio per non depauperare i territori di servizi essenziali!
Dopo l’incontro tra Sindaci, Provincia e vertici dell’istituto di credito, anche noi, Marco Fabbri ed io come consiglieri regionali del Pd di Ferrara, siamo intervenuti contro il nuovo piano chiusure annunciato da Bper.
Sette sono gli sportelli e uffici che la banca intende dismettere: quattro a Ferrara, nello specifico a Pontelagoscuro, San Martino, Corso Martiri e Via Modena, e tre in provincia, a Voghiera, Ostellato e San Giuseppe di Comacchio.
Gli abitanti di Ferrara e provincia hanno già subito il crac di Carife e la successiva chiusura di numerosi sportelli Bper e di altre banche. Un altro schiaffo, come quello annunciato, ci sembra davvero vessatorio per i ferraresi.
Siamo consapevoli che la transizione digitale comporti la dematerializzazione di molti movimenti e operazioni bancarie, ma pensiamo anche che debba essere ponderata e graduata.
Specie in quei territori come le aree periferiche, montane e interne, in cui le chiusure non tengono conto in alcuni casi dell’assenza o carenza di fibra ottica, del trasporto pubblico, e della presenza di una popolazione prevalentemente anziana. Di fatto, per molti la migrazione digitale coincide con l’inaccessibilità dei servizi bancari.
Poiché nel “Patto per il Lavoro e per il clima”, promosso dalla nostra Regione e siglato anche da ABI Associazione Banche Italiane, si prevede l’impegno a perseguire uno sviluppo economico armonico e ponderato dell’intero territorio regionale attraverso un percorso di transizione ecologica e sostenibile, intendiamo coinvolgere l’ente regionale in un confronto con BPER e con il sistema bancario generale.
Tramite la nostra risoluzione sollecitiamo iniziative che portino ad evitare la chiusura di filiali e sportelli bancomat nel territorio regionale.
Proviamo a definire un punto di equilibrio fra l’inevitabile necessità di digitalizzazione del sistema creditizio e quella di assicurare servizi essenziali alla popolazione, con particolare attenzione alle aree periferiche, interne e montane, proprio in considerazione del fatto che le banche sono un soggetto imprenditoriale privato con funzioni e ricadute di interesse pubblico.