La Regione Emilia-Romagna incrementa il fondo per non autosufficienza attraverso una variazione al bilancio approvata nella seduta del 18 dicembre dall’Assemblea Legislativa.
Il fondo per il 2018 viene portato a 441 milioni di euro, 6 milioni in più rispetto all’anno passato. Somme principalmente indirizzate agli anziani e alla disabilità. Finanziano inoltre programmi trasversali tra questi due ambiti. Queste risorse rafforzeranno i servizi di assistenza domiciliare, i centri diurni e gli assegni di cura. In generale quanto finanziato dal fondo per la non autosufficienza regionale equivale a servizi essenziali per le persone che si trovano in una condizione di fragilità.
In Emilia-Romagna abbiamo sicuramente un’offerta di servizi alla persona ampia, ma ancora più estesa è la rete dei bisogni, sia tradizionali che emergenti
Nel 2017 il Fondo ha finanziato 16.234 posti in strutture residenziali, 3.330 posti nei centri diurni, oltre un milione 400 mila ore di assistenza domiciliare, 9.168 beneficiari di assegni di cura. Per l’area disabili, sono stati 1.246 gli utenti dei centri socio-riabilitativi residenziali, più di 1.000 quelli di strutture residenziali e circa 500 in strutture residenziali per gravissime disabilità acquisite; più di 454 mila le ore di assistenza domiciliare e oltre 2.200 gli assegni di cura.
La situazione a Ferrara
I numeri delle persone raggiunte sono un risultato estremamente significativo che qualifica il welfare dell’Emilia-Romagna. Sicuramente sono ancora di più coloro che aspettano delle risposte ma lo stanziamento di risorse sempre maggiori va proprio in questa direzione e definisce quali sono le priorità del governo della nostra regione.