‘Giovanni, anche io non vado dal barbiere’
Il fuori onda involontario del nostro Presidente Sergio Mattarella resterà emblematico di queste lunghe settimane di lockdown.
Perché la mancanza della propria parrucchiera, del barbiere, o dell’estetista ci ha accomunato tutti e siamo rimasti un po’ esterrefatti dopo le parole di domenica scorsa del Premier Conte, che indicava il 1 giugno come data di apertura di queste attività.
Parrucchieri ed estetisti rischiano di pagare un prezzo troppo alto per questa crisi. Costretti a una lunghissima chiusura e a fare i conti con chi esercita abusivamente questi mestieri, senza rispetto delle regole e delle norme igieniche. La nostra Regione non lascia indietro queste categorie professionali e proprio nella mattinata di oggi, giovedì 30 aprile, l’Assessore regionale Vincenzo Colla ha annunciato l’inizio di un percorso proposto dalle principali categorie del settore CNA e Confartigianato, sulla sicurezza di lavoratori e lavoratrici e dei clienti.
La Regione ha inoltre condiviso le ‘Linee guida al protocollo sicurezza per il settore benessere’, definite da Cna, Confartigianato, Cgil, Cisl e Uil dell’Emilia-Romagna che l’assessore si è impegnato a sottoporre al Governo, fissando così una via emiliano-romagnola anche per parrucchiere ed estetiste.
La rapida definizione di precisi protocolli potrebbe consentire anche l’anticipazione della ripartenza di parrucchieri ed estetisti.
A riguardo ho voluto sottoscrivere l’interrogazione presentata dalla collega consigliera Pd Manuela Rontini che chiede alla Giunta di prendere in considerazione l’anticipazione della ripresa delle attività di acconciatura ed estetica rispetto alle date annunciate dal Governo.