Sostenibilità ambientale e sicurezza idraulica, tutela della biodiversità e difesa dai cambiamenti climatici, gestione dei prodotti e servizi forestali in aree montane per il sostegno delle economie locali sono i pesi e contrappesi su cui abbiamo costruito il Piano forestale regionale 2014-2020, approvato oggi dall’Assemblea Legislativa con il voto favorevole di Pd, Ln, M5s e Sel e nessun voto contrario.
Oggi, in Emilia-Romagna, le aree forestali occupano 611.000 ettari, di cui 543.000 sono boschi; solo il 3% è in pianura. Il 60 % degli insediamenti boschivi ha vocazioni produttive, il 20% è di proprietà pubblica (32.000 ettari sono di proprietà della Regione), il 30% è all’interno di aziende agricole.
Proprio per estendere le superfici boschive, realizzare interventi di forestazione e promuovere l’arboricoltura da legno, la Regione ha recentemente messo a disposizione oltre 10 milioni di euro del Programma di sviluppo rurale, attraverso tre bandi, rivolti ai proprietari di terreni pubblici o privati e ai loro consorzi.
Fra gli obiettivi che ci eravamo posti c’è la realizzazione di nuovi boschi in pianura e nelle aree urbane pubbliche e private, da realizzare anche tramite interventi di piantumazione che diano priorità alle specie più idonee alla cattura degli inquinanti, migliorando così la qualità dell’aria. Il provvedimento punta anche alla promozione della gestione forestale dei boschi finalizzata alla produzione di prodotti legnosi e non legnosi, il sostegno a più efficaci forme di associazionismo fra proprietari forestali e infine la semplificazione e riduzione dei tempi dei procedimenti amministrativi.
Il Piano concilia la sostenibilità ambientale con la creazione di nuovi posti di lavoro, mettendo a disposizione strumenti e risorse consistenti, 80 milioni in cinque anni, per difendere l’ambiente e dare impulso all’economia del bosco, soprattutto nelle zone collinari e montane, dove l’agricoltura produce meno reddito ma svolge un’azione fondamentale di presidio del territorio.
Un emendamento, che ho firmato, è finalizzato a promuovere un tavolo di confronto per valorizzare e tutelare l’ecosistema del Bosco della Panfilia, nell’Alto Ferrarese.
Con questo provvedimento abbiamo raccolto un lavoro di due anni che fa sintesi rispetto le aspettative concrete di pubblico e privato che, insieme, collaborano per realizzare obiettivi comuni sia sul piano economico, sia ambientale.