Programma autismo: più assistiti e nuove assunzioni
Oggi in commissione Politiche per la salute e politiche sociali abbiamo fatto il punto sul ‘Programma regionale integrato per l’assistenza territoriale alle persone con disturbo dello Spettro Autistico (PRIA): obiettivi 2016-2018 che la Regione Emilia-Romagna aveva approvato giusto un anno fa.
I tecnici del servizio sanitario hanno riferito di essere riusciti a garantire, per i casi più gravi, le quattro ore di assistenza; prosegue, inoltre, il programma di formazione rivolto agli educatori, anche nelle scuole, e la collaborazione con le associazioni. In Emilia-Romagna sono 15 le strutture residenziali che accolgono minorenni con il problema dello spettro autistico più una fuori regione, mentre 27 sono quelle semiresidenziali, due fuori regione. Le strutture residenziali che ospitano adulti sono invece 49, sei fuori regione, 109 quelle semiresidenziali, una fuori regione. Relativamente al progetto ausili informatici – ci hanno informati – il centro di Bologna ha le competenze specifiche per fornire supporti a persone autistiche con disabilità intellettiva, l’obiettivo è estendere la rete a livello regionale.
Nel 2016 è stato costituito il comitato operativo, con tutte le Aziende presenti, il gruppo di pilotaggio, degli hub e il comitato scientifico, che si occupa del nuovo protocollo diagnostico.
A un anno dall’approvazione del piano triennale possiamo parlare di passi in avanti, le associazioni testimoniano che è aumentata la sensibilità sul problema, abbiamo imboccato la strada giusta.
Ho richiesto, e il presidente della Commissione Zoffoli ha accolto tale richiesta, di prevedere una valutazione annuale sull’attuazione del PRIA.