Piano vaccini, il Pd in Emilia-Romagna chiede equità e trasparenza per definire le categorie a cui spetta la priorità . Via libera in Commissione Sanità regionale alla risoluzione presentata dal Gruppo Pd, di cui sono prima firmataria e sottoscritta da tutta la maggioranza. L’Emilia-Romagna è veloce e rigorosa nelle somministrazioni, faremo di tutto affinché il piano sia rispettato.
Il piano vaccinale anti Covid-19 è stato il focus della Commissione regionale Politiche per la Salute e sociali convocata per martedì mattina, 26 gennaio. Al centro del dibattito due risoluzioni, una delle quali presentata unitariamente dalla maggioranza in Viale Aldo Moro (Partito Democratico, Lista Bonaccini Presidente, Emilia-Romagna Coraggiosa, Europa Verde).
Siamo in ritardo di due settimane rispetto al piano vaccinale che intendevamo seguire, dopo i rallentamenti recentemente comunicati dalle case farmaceutiche. A livello nazionale e regionale si sta provvedendo a monitorare l’andamento, aggiornare le capacità e ad adeguare il piano per proseguire.
È però importante sottolineare un dato oggettivo: la Regione Emilia-Romagna sta lavorando in velocità ed efficienza nell’attuazione del piano stabilito a livello nazionale. E che dall’Emilia-Romagna ci impegniamo a mettere in campo tutti gli strumenti necessari affinché le tappe del piano siano rispettate.
Quello che chiediamo è che ci sia la massima trasparenza rispetto alle categorie considerate prioritarie nelle prossime fasi di attuazione del piano. Dopo aver provveduto a vaccinare chi lavora in ospedali e strutture sanitarie, residenti e lavoratori della case residenza per anziani e gli over 80 è importante che ci siano indicazione precise e dettagliate su quali categorie devono avere la precedenza e che questo dipenda dalla valutazione di evidenze medico-scientifiche.
Equità e trasparenza sono i pilastri sui quali continuare a operare.
La nostra indicazione è quella di inserire il personale scolastico e i caregiver tra le priorità. Un indirizzo suggerito dall’intenzione di mettere in sicurezza alcune categorie fragili e a rischio.
La Regione continuerà a fare la prioria parte. E di questo siamo certi. Valuteremo una più capillare disposizione dei punti di somministrazione nel territorio per evitare al massimo gli spostamenti e migliorare la distribuzione delle dosi vaccinali, ipotizzando anche la somministrazione a domicilio per i più fragili che soffrono di patologie o difficoltà motorie particolarmente rilevanti.