In Emilia-Romagna, rispetto al tema della prevenzione sanitaria, stiamo portando avanti campagne che ci pongono in una posizione di assoluta avanguardia, come quella dell’introduzione dell’obbligo vaccinale contro poliomielite, difterite, tetano ed epatite B per i bimbi che frequenteranno i nidi e le strutture ricreative regionali.
È un tema sul quale stiamo investendo risorse ed energie perché crediamo fortemente che la protezione di comunità garantisca maggiormente il diritto alla salute dei più indifesi, i bambini, che per età o patologie non possono vaccinarsi.
Perciò ho depositato stamattina un’interrogazione alla Giunta regionale per chiedere se non ritenga opportuno prevedere l’adozione di misure per l’estensione delle vaccinazioni da meningococco B ad altri minori della Regione, oltre che a quelli che nasceranno dopo il 1 gennaio 2017. Solo per questi, infatti, il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale ha introdotto la vaccinazione gratuita per questo specifico tipo di batterio, che può arrivare a provocare la meningite.
In Emilia-Romagna i dati sulle coperture vaccinali sono ancora tra i più alti d’Italia, ma si stanno abbassando soprattutto in alcune aree destando forte preoccupazione da parte della comunità e delle Istituzioni.
Raggiungere e mantenere elevate le coperture vaccinali è il mezzo per garantire alla popolazione la scomparsa o il controllo di alcune importanti malattie. E non esistono prove scientifiche capaci di smentire questa affermazione.
Nella nostra regione, ogni anno, circa il 7 % di malattie invasive batteriche sono dovute a meningococco. Questo batterio colpisce in genere bambini nei primi anni di vita e adolescenti, ma casi sporadici vengono registrati anche in persone adulte. Dopo l’introduzione nel 2006 della vaccinazione contro il meningococco C a tutti i bambini a 13-15 mesi di vita e agli adolescenti a 14-15 anni, si è assistito a un calo sostanziale di oltre il 70% della malattia dovuta a questo gruppo in tutte le classi di età, e alla scomparsa dei casi nei bambini sotto i 5 anni.
Il mio auspicio è quindi che come altre Regioni, cito per esempio Toscana, Sicilia e Friuli Venezia Giulia che già da tempo hanno innalzato i LEA in ambito vaccinale prevedendo la gratuità della vaccinazione da meningococco B, anche l’Emilia-Romagna segua questa strada.