Liberi, gratuiti, veloci: saranno così i 1103 nuovi punti di accesso a Internet che troveranno spazio anche in piazze, stazioni, ospedali e biblioteche in tutta l’Emilia-Romagna. Parte così #EmiliaRomagnaWiFi, la nuova rete pubblica della Regione che sarà in grado di garantire un accesso facile e senza restrizioni a tutti, a cominciare da 183 comuni.
Un nome uguale in tutta l’Emilia-Romagna per la rete che raccoglie i punti WiFi dai quali si potrà accedere a Internet in modo semplice e senza restrizioni. Una segnaletica specifica indicherà i luoghi che offrono il servizio gratuito e ad acceso libero. Tra le novità, la possibilità di navigare senza bisogno di autenticarsi, 24 ore su 24 tutti i giorni, sull’infrastruttura Lepida a banda ultra larga.
In provincia di Ferrara saranno 58 i nuovi punti di accesso.
La localizzazione dei punti di accesso è il risultato di un bando regionale appena chiuso, presentato oggi a Bologna, rivolto agli Enti locali e finanziato con un milione e 400 mila euro da Regione Emilia-Romagna e Lepida Spa.
Il bando prevede, infatti, un forte coinvolgimento da parte degli enti per realizzare i nuovi punti di accesso entro il 2018. Dei 1103 assegnati dalla Regione ai territori, 653 sono “indoor” (59%) e 450 “outdoor” (41%). Ognuno di essi deve essere collegato direttamente ad un punto di accesso alla rete Lepida: nel caso non lo sia l’ente interessato dovrà finanziare i costi per realizzare le connettività mancanti in fibra ottica o con link radio a 26GHz.
L’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna è il principale elemento di programmazione della Regione e degli enti locali del territorio regionale, per favorire lo sviluppo territoriale della società dell’informazione. Il programma è un concreto contributo al raggiungimento dei traguardi fissati dall’Agenda digitale europea, che intende rafforzare la competitività dell’Unione europea puntando sull’innovazione, i saperi e l’economia della conoscenza.
Il piano dell’Agenda digitale regionale attraverso l’investimento di 255 milioni di euro tra risorse statali, regionali e comunitarie porterà entro il 2020 la banda ultra larga a 30 Megabit per secondo e a 100 Megabit per secondo rispettivamente nel 100% e nell’85% del territorio dell’Emilia-Romagna.
Un nome uguale in tutta l’Emilia-Romagna per la rete che raccoglie i punti WiFi dai quali si potrà accedere a Internet in modo semplice e senza restrizioni. Una segnaletica specifica indicherà i luoghi che offrono il servizio gratuito e ad acceso libero. Tra le novità, la possibilità di navigare senza bisogno di autenticarsi, 24 ore su 24 tutti i giorni, sull’infrastruttura Lepida a banda ultra larga.
In provincia di Ferrara saranno 58 i nuovi punti di accesso.
La localizzazione dei punti di accesso è il risultato di un bando regionale appena chiuso, presentato oggi a Bologna, rivolto agli Enti locali e finanziato con un milione e 400 mila euro da Regione Emilia-Romagna e Lepida Spa.
Il bando prevede, infatti, un forte coinvolgimento da parte degli enti per realizzare i nuovi punti di accesso entro il 2018. Dei 1103 assegnati dalla Regione ai territori, 653 sono “indoor” (59%) e 450 “outdoor” (41%). Ognuno di essi deve essere collegato direttamente ad un punto di accesso alla rete Lepida: nel caso non lo sia l’ente interessato dovrà finanziare i costi per realizzare le connettività mancanti in fibra ottica o con link radio a 26GHz.
L’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna è il principale elemento di programmazione della Regione e degli enti locali del territorio regionale, per favorire lo sviluppo territoriale della società dell’informazione. Il programma è un concreto contributo al raggiungimento dei traguardi fissati dall’Agenda digitale europea, che intende rafforzare la competitività dell’Unione europea puntando sull’innovazione, i saperi e l’economia della conoscenza.
Il piano dell’Agenda digitale regionale attraverso l’investimento di 255 milioni di euro tra risorse statali, regionali e comunitarie porterà entro il 2020 la banda ultra larga a 30 Megabit per secondo e a 100 Megabit per secondo rispettivamente nel 100% e nell’85% del territorio dell’Emilia-Romagna.